Il dolore cranio-facciale è un disturbo che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, influenzando le attività quotidiane e il benessere generale.
In questo articolo di Centro Odontostomatologico, vedremo le possibili cause del dolore cranio-facciale.
Cos’è il dolore cranio facciale
Con il termine dolore facciale si fa riferimento ad una manifestazione dolorosa prolungata che coinvolge una parte del volto, compresi bocca, occhi, orecchie.
Questa patologia è generalmente associata al mal di testa, in particolare a emicrania, ma può essere causato da traumi e da altre condizioni come infezioni orali, ulcere, sinusite, infiammazione del nervo trigemino ecc.
Possibili cause
Le cause del dolore cranio-facciale possono essere diverse, tra le principali si hanno:
- Cefalea di Tensione, un mal di testa spesso causato da tensione muscolare nella testa e nel collo, derivante da stress, cattive posture o tensioni emotive.
- Emicrania, ovvero mal di testa pulsanti che può essere scatenato da fattori come stress, cambiamenti ormonali, o da determinati alimenti e stimoli ambientali.
- Disturbi Temporo-Mandibolari (DTM): Problemi alle articolazioni dovute a problematiche come il bruxismo dei denti o tensioni muscolari nella zona mascellare.
- Sinusite: l’infiammazione nei seni paranasali, che possono causare dolore facciale e alla testa.
- Nevralgia del Trigemino, un disturbo al nervo trigemino può provocare dolori acuti e lancinanti nella zona del viso.
- Stress e Ansia che possono contribuire alla comparsa di tensioni muscolari, causando fastidio nella regione cranio-facciale.
Cosa fare
Rivolgersi a un professionista è il primo passo per comprendere la causa del dolore cranio-facciale. Attraverso una serie di esami, uno specialista sarà in grado di fornire una diagnosi accurata.
In generale, per ridurre il dolore nei casi transitori potrebbe essere utile l’utilizzo di farmaci antinfiammatori e l’applicazione di impacchi caldi.
Nel caso di dolore associato a sinusite la terapia prevede, invece, l’uso di antibiotici sotto controllo medico. Se il dolore è associato al bruxismo un bite notturno può essere utile per ridurre gli episodi di digrignamento dei denti e i danni alle articolazioni.
Inoltre, potrebbe essere utile non consumare cibi croccanti e gommosi, come frutta secca e chewing-gum. In generale, sarebbe meglio evitare gli alimenti che necessitano una masticazione prolungata.
Con un approccio adeguato è possibile migliorare la qualità della vita per coloro che affrontano questa condizione.