Dente rotto: cosa fare e a chi rivolgersi

dente rotto

Un dente rotto può essere un’esperienza spiacevole e dolorosa, che richiede un intervento tempestivo per evitare complicazioni gravi.

In questo articolo di Centro Odontostomatologico vediamo cosa fare se ti ritrovi con un dente rotto e a chi rivolgerti per ricevere le cure adeguate.

Cosa fare se hai un dente rotto

Quando capita di rompersi i denti, è importante agire in fretta senza perdere calma. Ecco cosa fare

Mantenere la calma e agire tempestivamente:

Evitare di farsi prendere dal panico è fondamentale. Sebbene la rottura di un dente possa causare dolore e fastidio, nella maggior parte dei casi non si tratta di un’emergenza medica immediata.

Tuttavia, è importante agire tempestivamente per evitare che la situazione peggiori e per ricevere il trattamento adeguato.

Sciacquare accuratamente la bocca

Sciacquare la bocca con acqua tiepida salata aiuta a rimuovere eventuali frammenti di dente e a detergere la zona da residui di cibo o sangue. Questo semplice gesto aiuta a ridurre il rischio di infezioni e a favorire una guarigione più rapida.

Alleviare il dolore

Se si avverte dolore, è possibile assumere un antidolorifico da banco come ibuprofene o paracetamolo per attenuare il fastidio temporaneamente.

È importante seguire le indicazioni posologiche riportate sulla confezione del farmaco e non assumere dosi eccessive.

Applicare un impacco freddo

In caso di gonfiore o infiammazione, applicare un impacco freddo sulla guancia esterna, in corrispondenza del dente rotto, aiuta a ridurre il dolore e il gonfiore.

L’applicazione di un impacco freddo per 10-15 minuti ogni volta, con pause di 20 minuti tra un’applicazione e l’altra, può essere utile per alleviare i sintomi.

Contattare tempestivamente il dentista

La priorità assoluta è contattare il proprio dentista il prima possibile. Il dentista, figura professionale esperta e qualificata, è in grado di:

  • Effettuare una visita accurata per esaminare il dente rotto, valutare l’entità del danno e individuare la causa della rottura.
  • Formulare una diagnosi precisa e definire il trattamento più idoneo per il caso specifico, tenendo conto delle condizioni del paziente e del dente interessato.
  • Fornire le cure adeguate per risolvere il problema nel modo più efficace e rapido possibile, ripristinando la funzionalità del dente e prevenendo ulteriori complicazioni.

È importante sottolineare che ritardare la visita dal dentista può aggravare la situazione e rendere il trattamento più complesso e invasivo.

Trattamenti per un dente rotto

A seconda della gravità della rottura, il dentista può consigliare diverse opzioni di trattamento:

  • Otturazione: se la rottura è piccola e superficiale, il dentista può riparare il dente con un’otturazione in resina composita.
  • Corona dentale: se la rottura fosse più estesa, il dentista potrebbe dover devitalizzare il dente e ricostruirlo con una corona dentale.
  • Estrazione del dente: in alcuni casi, se la rottura è grave o il dente è già compromesso, potrebbe essere necessaria l’estrazione del dente.

Prevenzione

Per evitare la rottura di un dente, è importante seguire una buona igiene orale, che comprende:

  • Lavare i denti due volte al giorno con uno spazzolino da denti morbido e un dentifricio al fluoro.
  • Usare il filo interdentale quotidianamente per rimuovere la placca e i residui di cibo tra i denti.
  • Sottoporsi a regolari visite dentistiche per controlli e pulizie professionali.

Un dente rotto può essere un problema serio, ma con un intervento tempestivo da parte di un dentista qualificato è possibile risolvere il problema e ripristinare la salute del dente. Seguendo una buona igiene orale e sottoponendosi a regolari visite dentistiche, è possibile ridurre il rischio di rotture dei denti.

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Otturazione dentale: quando è necessaria

otturazione dentale

Un sorriso sano è fondamentale per il nostro benessere psicofisico.

Oltre all’estetica, una dentatura sana permette di masticare correttamente i cibi, favorisce una buona digestione e previene l’insorgere di problematiche più serie. Le carie, purtroppo, possono rappresentare un ostacolo per la salute dei nostri denti. In questi casi, l’otturazione dentale rappresenta la soluzione più efficace per ripristinare l’integrità del dente e prevenire ulteriori danni.

In questo articolo di Centro Odontostomatologico vediamo in dettaglio quando si consiglia di effettuare un’otturazione dentale.  

Ma quando è davvero necessario fare un’otturazione?

In generale, il dentista consiglia di sottoporsi ad un’otturazione in questi casi.

Carie

Si tratta della causa più comune che richiede un’otturazione. Le carie sono causate da batteri che, nel tempo, erodono lo smalto e la dentina del dente, creando delle cavità. Se non curate, le carie possono progredire e provocare dolore intenso, infezioni e persino la perdita del dente.

Denti scheggiati o fratturati

Traumi o masticazione di cibi duri possono causare scheggiature o fratture dei denti. In questi casi, l’otturazione serve a ripristinare la forma e la funzionalità del dente.

Usura dentale

L’usura dello smalto dentale è un processo fisiologico che può accelerare a causa di bruxismo (digrignamento dei denti), reflusso gastroesofageo o consumo di cibi e bevande acide. L’otturazione aiuta a proteggere la dentina esposta e a prevenire ulteriori danni.

Ipersensibilità dentale

L’ipersensibilità è causata dall’esposizione della dentina a stimoli esterni come cibi freddi, caldi, dolci o acidi. Un’otturazione può sigillare i tubuli dentinali e ridurre o eliminare l’ipersensibilità.

Come si svolge un’otturazione dentale?

La procedura di un’otturazione dentale è generalmente semplice e indolore. Il dentista, dopo aver somministrato l’anestesia locale se necessario, procede con la rimozione del tessuto cariato o danneggiato.

Successivamente, prepara la cavità e la riempie con il materiale di otturazione, che può essere resina composita, amalgama o cemento ionomerico. Infine, il dentista modella e rifinisce l’otturazione per adattarla perfettamente alla forma del dente.

Quanto dura un’otturazione dentale?

La durata di un’otturazione dentale può variare a seconda di diversi fattori, come il materiale utilizzato, la dimensione dell’otturazione e la cura con cui si mantiene l’igiene orale. In media, un’otturazione in resina composita può durare dai 5 ai 10 anni, mentre un’otturazione in amalgama può durare anche 15-20 anni. È importante sottoporsi a regolari controlli dentistici per monitorare lo stato delle otturazioni e intervenire tempestivamente in caso di usura o danni.

Prevenire è meglio che curare!

Per mantenere denti sani e ridurre la necessità di otturazioni, è fondamentale seguire una corretta igiene orale quotidiana che comprenda:

  • Lavare i denti almeno due volte al giorno o dopo ogni pasto utilizzando con uno spazzolino morbido e un dentifricio al fluoro.
  • Utilizzare il filo interdentale quotidianamente per rimuovere placca e residui di cibo dagli spazi tra i denti.
  • Limitare il consumo di zuccheri e cibi acidi, che favoriscono la proliferazione dei batteri.
  • Effettuare regolari visite dentistiche per controlli e pulizie professionali.

Un sorriso sano e luminoso è alla portata di tutti. Prenditi cura dei tuoi denti con regolarità e non esitare.

Contattare centro odontostomatologico per prenotare un appuntamento di controllo.

Dente devitalizzato, come prendersene cura

dente devitalizzato

Un dente devitalizzato, sebbene non più vitale, rappresenta un componente importante del cavo orale e richiede cure specifiche per preservarne la funzionalità e l’estetica nel tempo.

In questo articolo di Centro Odontostomatologico vediamo come e perché è fondamentale prendersi cura di un dente devitalizzato, illustrando le modalità di cura adeguate e fornendo consigli utili per mantenerlo sano e vitale.

Perché è importante prendersi cura di un dente devitalizzato?

Nonostante la polpa dentaria sia stata rimossa durante la devitalizzazione, i canali radicolari potrebbero ancora ospitare batteri. Una scarsa igiene orale potrebbe favorire la proliferazione di questi microrganismi, causando nuove infezioni e compromettendo la salute del dente.

Inoltre, dopo la devitalizzazione, il dente è più fragile di un dente naturale e maggiormente suscettibile a fratture. Una masticazione scorretta o l’assenza di un paradenti durante le attività sportive possono aumentare il rischio di danni.

Infine, è importante considerare l’aspetto estetico. Con il tempo, un dente devitalizzato potrebbe scurirsi o presentare alterazioni di colore, influenzando negativamente l’estetica del sorriso.

Come prendersi cura di un dente devitalizzato?

Prendersi cura di un dente devitalizzato non è complesso, ma richiede alcune attenzioni specifiche.

Igiene orale rigorosa

Lavare i denti due volte al giorno con uno spazzolino morbido e un dentifricio al fluoro è fondamentale.

L’utilizzo del filo interdentale quotidianamente permette di pulire le zone tra i denti dove lo spazzolino non arriva. Un filo interdentale specifico per denti devitalizzati può essere utile per una pulizia delicata ed efficace.

Sciacqui con antisettico

Effettuare sciacqui con un collutorio antisettico una o due volte al giorno aiuta a contrastare la proliferazione batterica e a mantenere l’igiene orale ottimale.

Visite dentistiche regolari

Sottoporsi a visite di controllo e pulizia professionale ogni 6 mesi permette al dentista di monitorare lo stato del dente devitalizzato, identificare precocemente eventuali problemi e intervenire tempestivamente.

Dieta equilibrata

Favorire cibi morbidi e facili da masticare, evitando cibi duri o appiccicosi che potrebbero sovraccaricare il dente devitalizzato.

Astensione da fumo e alcol

Evitare il fumo e l’assunzione eccessiva di alcol aiuta a ridurre il rischio di infezioni e a mantenere la salute orale generale.

Altri consigli utili

Nonostante le cure e le attenzioni che si danno al dente dopo la devitalizzazione, può capitare di sentire dolore. In questo caso è importante

  • contattare tempestivamente il dentista.
  • Se si praticano sport, l’utilizzo di un paradenti protegge il dente devitalizzato da traumi accidentali.
  • In caso di bruxismo (digrignamento dei denti), il dentista può consigliare soluzioni adeguate a evitare danni al dente.

Seguendo questi consigli e mantenendo uno stile di vita sano e un’igiene ottimale, è possibile mantenere un dente in salute e in funzione per molti anni, preservando un sorriso radioso e una masticazione efficace.

Dopo la devitalizzazione, il dente, se curato adeguatamente, può essere un alleato prezioso per la vostra salute orale e il vostro benessere generale.

Contatta Centro Odontostomatologico per maggiori informazioni su come prendersi cura di un dente devitalizzato.

Digrignare i denti: un problema da non sottovalutare

digrignare i denti

Digrignare i denti, o bruxismo, è un’abitudine involontaria che consiste nel serrare o sfregare i denti tra di loro, sia di giorno che di notte.

Può sembrare un gesto innocuo, ma in realtà è un problema da non sottovalutare, in quanto può causare una serie di complicazioni per la salute orale e generale. Vediamo cosa può comportare digrignare i denti e come intervenire, in questo articolo di Centro Odontostomatologico Lissone.

Le cause del digrignamento dei denti

Se la causa precisa del bruxismo non è ancora del tutto chiara, la ricerca suggerisce che sia il risultato di un’interazione complessa tra fattori fisici, psicologici e sociali. Tra i principali fattori scatenanti troviamo:

  • Stress e ansia: condizioni molto comuni che possono portare al digrignamento dei denti come meccanismo di sfogo involontario della tensione.
  • Disturbi del sonno: in particolare l’apnea notturna, una condizione caratterizzata da ripetute interruzioni della respirazione durante il sonno, può aumentare il rischio di bruxismo.
  • Malocclusione dentale: un morso irregolare o un disallineamento dei denti possono causare una chiusura non corretta della bocca, favorendo il digrignamento.
  • Assunzione di alcuni farmaci: alcuni antidepressivi e farmaci per la pressione sanguigna possono avere come effetto collaterale il bruxismo.
  • Fumo e consumo di alcol o caffeina: queste sostanze possono aumentare lo stato di allerta e l’eccitazione, favorendo il digrignamento notturno.

Oltre a queste cause principali, altri fattori possono giocare un ruolo nel bruxismo, come:

  • Personalità: individui con tratti di personalità caratterizzati da iperattività, perfezionismo o competitività possono essere più predisposti al bruxismo.
  • Fattori genetici: la ricerca suggerisce che una predisposizione genetica possa aumentare il rischio di sviluppare il bruxismo.
  • Storia familiare: se un familiare soffre di bruxismo, aumenta la probabilità di svilupparlo anche per gli altri membri della famiglia.

I sintomi del digrignamento dei denti

Il sintomo più evidente del bruxismo è l’usura dei denti, che può manifestarsi come:

  • Smussamento dello smalto
  • Fratture o scheggiature dei denti
  • Denti sensibili e dolenti
  • Aumento della mobilità dentaria
  • Oltre all’usura dentale, altri sintomi del bruxismo possono includere:
  • Dolore alle mascelle e ai muscoli temporali, soprattutto al risveglio mattutino.
  • Mal di testa frequenti e localizzati nella zona delle tempie o dietro le orecchie.
  • Disturbi del sonno causati dal digrignamento notturno.
  • Danni alle mucose interne della bocca, che possono manifestarsi con ulcere o infiammazioni.

Le conseguenze del digrignamento dei denti

Se non trattato, il bruxismo può portare a severe conseguenze per la salute orale e generale

Danni gravi ai denti

L’usura eccessiva può portare alla perdita di denti e alla necessità di interventi dentali complessi.

Problemi all’articolazione temporo-mandibolare (ATM)

Digrignare i denti può causare dolore, infiammazione e disfunzione dell’ATM, con difficoltà a masticare e aprire la bocca.

Problemi di postura e mal di testa

La tensione muscolare causata dal digrignamento può portare a dolori al collo, alle spalle e mal di testa di tipo tensivo.

Disturbi del sonno

Il digrignamento notturno può interferire con la qualità del sonno, causando stanchezza, irritabilità e difficoltà di concentrazione.

Come intervenire sul digrignamento dei denti

Il trattamento del bruxismo dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. In generale, il dentista può consigliare un approccio multidisciplinare

Terapia con bite

Un bite personalizzato da indossare durante la notte è uno dei trattamenti più efficaci per il bruxismo. Il bite funziona creando una barriera tra i denti superiori e inferiori, impedendo il digrignamento e proteggendo i denti dall’usura.

Esistono diversi tipi di bite, e il dentista sceglierà quello più adatto in base alle esigenze individuali del paziente.

Terapia per lo stress e l’ansia

tecniche di rilassamento come mindfulness, yoga o la terapia cognitivo-comportamentale possono aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, fattori scatenanti del bruxismo.

Cura dei disturbi del sonno

Se il bruxismo è associato a un disturbo del sonno come l’apnea notturna, è importante trattare la condizione sottostante.

Altri trattamenti

In alcuni casi, il dentista può consigliare altri trattamenti per il bruxismo, come:

  • Iniezioni di botox: il botox può aiutare a rilassare i muscoli della mascella e ridurre il digrignamento.
  • Fisioterapia: la fisioterapia può aiutare a ridurre il dolore e migliorare la funzionalità dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
  • Chirurgia: in casi molto gravi e refrattari ad altri trattamenti, può essere necessaria la chirurgia per correggere una malocclusione dentale o per trattare problemi all’ATM.

Digrignare i denti è un problema comune che può avere conseguenze negative sulla salute orale e generale.

Se pensi di avere il bruxismo, è importante rivolgersi al dentista per una diagnosi e un trattamento adeguati. Con il giusto approccio, puoi alleviare i sintomi, proteggere i tuoi denti e migliorare la tua qualità di vita.

Prenditene cura, contatta Centro Odontostomatologico Lissone.

Gengivite, come prevenirla

gengivite

La gengivite è un’infiammazione delle gengive, causata dall’accumulo di placca batterica.

Se non trattata, può progredire in parodontite, una grave infezione che può danneggiare i tessuti e le ossa che sostengono i denti, portando anche alla loro perdita. Tuttavia, la gengivite è una malattia prevenibile. Con una buona igiene orale e visite regolari dal dentista, puoi mantenere le tue gengive sane e il tuo sorriso splendente. Vediamo come, in questo articolo di Centro Odontostomatologico Lissone.

Cos’è la gengivite e quali sono i sintomi?

La gengivite è un’infiammazione delle gengive, il tessuto rosa che circonda i denti. Le gengive sane sono sode, rosa e aderiscono saldamente ai denti. Se hai la gengivite, le tue gengive possono essere:

  • Rosse
  • Gonfie
  • Dolenti
  • Sanguinanti facilmente
  • Retratte dai denti, esponendo le radici
  • Potresti anche avere l’alito cattivo o un sapore sgradevole in bocca.

Quali sono le cause della gengivite?

La causa principale della gengivite è la placca batterica, una pellicola appiccicosa che si forma sui denti. Se non viene rimossa regolarmente, la placca può indurirsi e trasformarsi in tartaro, che può essere eliminato solo da un dentista o un’igienista dentale.

Altri fattori che possono aumentare il rischio di gengivite includono:

  • Fumo
  • Diabete
  • Assunzione di alcuni farmaci
  • Scarsa igiene orale
  • Bocca secca
  • Protesi dentarie non ben aderenti
  • Sistema immunitario indebolito

Come prevenire questa patologia.

La prevenzione è la chiave per mantenere le gengive sane.

Fondamentale, è l’igiene orale quotidiana. Lavarsi i denti almeno due volte al giorno, dopo ogni pasto, utilizzando dentifricio e spazzolino morbido aiuta a eliminare la placca superficiale. Inoltre, è cruciale utilizzare il filo interdentale almeno una volta al giorno, per pulire tra i denti, area non raggiungibile dallo spazzolino. Nei casi consigliati, risciacqua la bocca con il collutorio antisettico alla sera. 

Anche le abitudini fanno la loro parte. Una dieta sana, meno zuccheri ed evitare il fumo, aiutano a mantenere una bocca sana e a limitare depositi di placca.

Infine, per riconoscere eventuali sintomi di gengivite tempestivamente, fai regolarmente delle visite dal dentista per pulizie professionali e controlli.

Come curare la gengivite

Se hai la gengivite, il tuo dentista ti consiglierà il trattamento migliore per te. In genere, il trattamento include:

  • Pulizia professionale dei denti
  • Uso regolare di filo interdentale
  • Uso di un collutorio antisettico
  • Modifiche dello stile di vita, come smettere di fumare e seguire una dieta sana
  • In alcuni casi, il dentista può prescrivere antibiotici o altri farmaci per trattare l’infezione.

Dovresti rivolgerti al tuo dentista se hai uno qualsiasi dei seguenti sintomi:

  • Gengive rosse, gonfie o sanguinanti
  • Alito cattivo
  • Dolore alle gengive
  • Retrazione delle gengive
  • Mobilità dei denti

Se non trattata, la gengivite può progredire in parodontite, una grave infezione che può danneggiare i tessuti e le ossa che sostengono i denti, portando anche alla loro perdita. La parodontite è anche associata ad un aumento del rischio di malattie cardiache, ictus e diabete.

Prendi appuntamento con Centro Odontostomatologico per una visita di controllo.

Carie nei bambini: prevenzione per un sorriso sano

carie nei bambini

La salute orale è fondamentale per il benessere generale sin dall’infanzia.

La prevenzione della carie nei bambini, in particolare, rappresenta un aspetto di primaria importanza per evitare dolori, fastidi e problematiche più serie in età adulta.

In questo articolo di Centro Odontostomatologico Lissone vediamo alcune strategie per insegnare ai bambini l’igiene orale e la prevenzione delle carie.

Le cause delle carie

Le carie sono causate principalmente dall’azione di batteri che, nutrendosi degli zuccheri presenti nei cibi e nelle bevande, producono acidi che erodono lo smalto dentale.

Questo processo, se non interrotto, può portare alla formazione di cavità cariose, che causano dolore, infezioni e, se non curate, anche la perdita dei denti.

Prevenzione: la chiave per un sorriso sano

Fortunatamente, la carie può essere prevenuta con semplici, ma efficaci accorgimenti:

  • Igiene orale quotidiana: Lavare i denti almeno due volte al giorno, dopo i pasti principali, con uno spazzolino morbido e un dentifricio al fluoro adatto all’età del bambino. Insegnare ai bambini la tecnica corretta dello spazzolamento, insistendo sulle zone più soggette a carie, come i molari.
  • Alimentazione sana: Limitare il consumo di cibi e bevande zuccherati, soprattutto tra i pasti. Favorire il consumo di frutta, verdura e cibi ricchi di calcio, che aiutano a rafforzare i denti.
  • Visite regolari dal dentista: Portare il bambino dal dentista per visite di controllo e pulizie professionali regolari, fin dalla comparsa dei primi dentini. Il dentista può individuare precocemente eventuali problemi e fornire consigli personalizzati per la prevenzione della carie.

Cosa fare per evitare la formazione di carie nei bambini

Non sempre la corretta igiene orale può aiutare, specialmente nei bambini. Esistono alcuni metodi che possono aiutare i più piccoli a prendersi cura dei propri denti.

Sigillatura dei solchi

In alcuni casi, il dentista può consigliare la sigillatura dei solchi dei molari, ovvero l’applicazione di una resina speciale che crea una barriera protettiva contro i batteri e previene la formazione di carie.

Uso del filo interdentale

È fondamentale insegnare ai bambini a utilizzare il filo interdentale quotidianamente per rimuovere placca e residui di cibo dagli spazi interdentali, dove lo spazzolino non può arrivare.

Acqua fluorata

In alcune zone dove l’acqua potabile non contiene fluoro sufficiente, il dentista può consigliare l’assunzione di integratori di fluoro o l’utilizzo di dentifrici ad alto contenuto di fluoro.

L’importanza della cura dei denti sin dall’infanzia

La prevenzione della carie nei bambini è un impegno costante che richiede la collaborazione di genitori, dentisti e dei bambini stessi. Adottando semplici abitudini quotidiane e seguendo i consigli dei professionisti, è possibile garantire ai bambini un sorriso sano e forte per tutta la vita.

Ricorda che è importante consultare sempre un dentista pediatrico per ricevere consigli personalizzati sulla salute orale del tuo bambino.

Contatta Centro Odontostomatologico a Lissone per prendere un appuntamento.

Alimentazione e salute orale, come sono connesse

alimentazione e salute orale

Un sorriso sano e luminoso non è solo questione di estetica, ma rappresenta un vero e proprio indicatore del nostro benessere generale.

La salute orale, infatti, è strettamente legata all’alimentazione che seguiamo quotidianamente. Quello che mangiamo influenza direttamente la salute di gengive e denti. Ma quindi alimentazione e salute orale come sono connesse e, soprattutto, come prendersi cura dei denti attraverso l’alimentazione?

Ne parliamo in questo articolo di Centro Odontostomatologico Lissone.

Alimentazione e salute orale, come sono connessi

Cibi zuccherini e raffinati, bevande acide e gassate possono creare un ambiente acido nel cavo orale, favorendo la proliferazione di batteri e l’insorgenza di carie, gengiviti e altre problematiche. Al contrario, una dieta ricca di nutrienti essenziali può rafforzare i denti e le gengive, aiutando a prevenire le malattie parodontali e mantenere un sorriso sano e splendente.

Quali sono gli alimenti amici dei nostri denti?

Frutta e verdura

Ricche di vitamine, minerali e fibre, frutta e verdura sono cibi ideali per la salute orale. La mela, in particolare, con la sua azione abrasiva naturale, aiuta a pulire i denti e a rimuovere la placca batterica.

Anche verdure croccanti come carote e sedano possono avere un effetto simile.

Latticini

Calcio e fosforo, contenuti in abbondanza nei latticini, sono minerali essenziali per la salute delle ossa e dei denti. Yogurt, latte e formaggi sono quindi ottimi alleati per un sorriso forte e sano.

Pesce

Il pesce, in particolare quello grasso come salmone, sgombro e sardine, è ricco di acidi grassi omega-3, che hanno proprietà antinfiammatorie e possono aiutare a prevenire le malattie gengivali.

Acqua

Bere molta acqua aiuta a mantenere la bocca idratata e a ridurre la proliferazione di batteri. È consigliabile bere acqua naturale, evitando bevande zuccherate e gassate che possono danneggiare lo smalto dei denti.

Cibi fibrosi

Alimenti come carne magra, il pollame e le verdure a foglia verde richiedono una masticazione più intensa, che stimola la produzione di saliva. La saliva, a sua volta, ha un’azione pulente e neutralizzante sugli acidi prodotti dai batteri, aiutando a mantenere il pH orale in equilibrio.

L’importanza di una corretta igiene orale

Oltre a scegliere cibi sani, è importante seguire alcune buone abitudini per mantenere una corretta igiene orale:

  • Lavare i denti almeno due volte al giorno con uno spazzolino morbido e un dentifricio al fluoro.
  • Utilizzare il filo interdentale quotidianamente per rimuovere la placca batterica dagli spazi interdentali, dove lo spazzolino non può arrivare.
  • Eseguire una pulizia dentale professionale dal dentista almeno una volta all’anno per rimuovere il tartaro e controllare lo stato di salute delle gengive e dei denti.

In caso di dubbi o problemi specifici, è importante consultare il proprio dentista per ricevere una valutazione personalizzata e consigli mirati per una corretta alimentazione e cura del cavo orale. Prendendosi cura della propria alimentazione e con una corretta igiene orale, è possibile mantenere gengive forti e un sorriso splendente per tutta la vita.

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